SIMEM per la nuova diga foranea di Genova

PER GENOVA BREAKWATER: SIMEM ALLEATO STRATEGICO PER LA REALIZZAZIONE DELLA DIGA FORANEA PIÙ PROFONDA D’ERUOPA

Fondali profondi fino a 50 metri, 6 chilometri di lunghezza totali e 34 mila colonne di ghiaia. Sono solo alcune cifre incredibili del megaprogetto che, da qualche mese, sta prendendo forma in Italia, precisamente presso i cantieri del porto di Genova.

La nuova diga foranea di Genova rappresenta un progetto ingegneristico ambizioso e innovativo che farà diventare la storica città portuale un hub di riferimento per il commercio del Mar Mediterraneo e di tutta Europa. Una volta completata, la diga foranea permetterà l’ingresso nel porto anche delle grandi navi portacontainer, lunghe oltre 400 metri e larghe fino a 60, e delle navi da crociera “World Class”. Un salto di qualità non solo per la Liguria, ma per l’intero sistema commerciale italiano.

Sono necessari più di 100 cassoni per il completamento della diga: un grande puzzle sospeso sul Mar Ligure

Affidato al consorzio PerGenova Breakwater (40% WeBuild, 25% Fincantieri, 25% Fincosit, 10% SIDRA), il progetto prevede la lavorazione dei componenti della diga completamente offshore cioè in mare aperto, permettendo il normale svolgimento delle attività portuali.
La diga è costituita dai cosiddetti cassoni: strutture immense, alte come un palazzo di 10 piani, realizzate con calcestruzzo prefabbricato tramite stampi. Una volta completati, i cassoni vengono trasportati in mare aperto e fatti affondare fino a più di 50 metri di profondità: qui vengono riempiti con ghisa (in parte recuperata dalle macerie della vecchia diga) e completate direttamente in loco tramite un “tappo” di chiusura sul quale viene fissato un paraonde, il tutto in calcestruzzo.
Un vero megaprogetto, che prevede più di 250 persone all’opera: basti pensare che un cassone per essere completato richiede fino a 20 giorni e la realizzazione della diga foranea ne prevede più di 100.

La combinazione vincente di SIMEM: impianti super mobili e soluzioni ad hoc

Impianti super mobili MMX per ottimizzare tempi di installazione e spazi ristretti
Simem è stato scelto come fornitore di impianti per la produzione di calcestruzzo da Heidelberg Materials, che sta portando avanti le attività dei cantieri di Vado Ligure e Porto San Giorgio.
Presso Vado Ligure sono stati già installati tre impianti super-mobili MMX, con una produzione fino a 130 metri cubi/ora di calcestruzzo che andranno a foraggiare la costruzione dei cassoni prefabbricati. Gli impianti MMX sono caratterizzati da elevata mobilità, progettati per un’installazione rapida con lo scopo di diminuire le tempistiche di montaggio e collaudo.

La produzione di calcestruzzo per i cassoni durerà circa quattro anni: una volta terminata, il cliente potrà spostare facilmente gli impianti MMX in altri cantieri del mondo, ottimizzando l’investimento iniziale.
I tre impianti sono equipaggiati con mescolatore a doppio asse MSO 5000 con output da 3.3 m3 e dispongono di un sistema di lubrificazione integrato che permette un funzionamento continuo senza frizioni. La resistenza degli elementi è il punto di forza: la vasca è dotata di rivestimenti laterali in acciaio inossidabile. I bracci di mescolazione sono forgiati in ghisa e bullonati direttamente sull’albero mentre le pale sono prodotte sempre in ghisa peuna mescolazione e resistenza all’usura e per garantire un mescolazione omogenea in ogni momento.
I mescolatori sono dotati di un sistema di sicurezza in linea con le più recenti normative CE: le porte di ispezione possono essere aperte solo dopo aver spento i motori per garantire la massima sicurezza operativa.
Infine, i tre MMX sono dotati di un gruppo aggregati tipo NEXSUS MASTER, con 4 scomparti con stoccaggio di 160 m3. Anche in questo caso, resistenza e precisione sono i punti chiave su cui Simem continua a investire: doppie bocchette dosatrici zincate, rivestimento della tramoggia di pesatura con piastre di protezione imbullonate, celle di carico in acciaio inox.

Soluzioni custom SIMEM: da sempre un punto di forza che unisce know-how e adattabilità

Presso il cantiere di San Giorgio del Porto sono in fase di allestimento due impianti progettati ad-hoc, completi di sistema per il riciclaggio delle acque di lavaggio dei mescolatori. Particolarità di questi impianti è la loro location: sono infatti posizionati direttamente sulla barge. Gli impianti si sposteranno e allo stesso tempo getteranno calcestruzzo seguendo tutta la lunghezza della diga. In questo modo verranno costruiti direttamente sul cassone la sovrastruttura e il paraonde.
Gli impianti sono dotati di mescolatore doppio asse RHYNO 4000 con resa in calcestruzzo 100 mc/h con sistema integrato di lubrificazione automatica e, anche in questo caso, rivestimenti antiusura.
Anche questi due impianti sono alimentati tramite gruppo inerti Nexus MASTER, il più capiente della gamma, con telaio imbullonato espandibile.

Un calcestruzzo di qualità, durevole e all’altezza dei progetti che plasmeranno il mondo di domani

Gli impianti Simem sono pensati e progettati per facilitare sia le operazioni di installazione e montaggio sia le attività di manutenzione. Nel concreto questo si traduce con accesso facilitato ai vari componenti grazie ad impalcature e livelli dedicati, un sistema di automazione integrato, elementi sensibili protetti da intemperie, salinità e sporco.
Lo scopo, da più di 60 anni, è sempre lo stesso: permettere ai produttori e costruttori di avere un impianto resistente per i prossimi decenni e che produca un calcestruzzo di qualità, dal primo all’ultimo metro quadro.

Simem, grazie all’impegno costante nella ricerca sia delle migliori tecnologie per la costruzione sia negli applicativi dedicati, riesce ad esprimere il meglio di questo settore, aiutando i propri clienti a completare opere che plasmeranno il mondo del domani. Con questa opera, Genova si prepara a diventare un simbolo dell’ingegneria marittima europea, grazie anche al contributo tecnologico di Simem.

INCONTRIAMOCI AL BAUMA!

Anche quest’anno Simem conferma la sua partecipazione al Bauma 2025.

Non vediamo l’ora di incontrare vecchi e nuovi clienti, partners e visitatori al nostro stand per confermare vecchie amicizie e crearne di nuove, ma soprattutto per farvi conoscere le novità del mondo Simem!
Vi aspettiamo al Bauma a Monaco, dal 7 al 13 Aprile 2025!
Area esterna: FM709/9
Area interna: C1/439

Impainto di betonaggio EAGLE 5000

Un bellissimo impianto di betonaggio Eagle 5000 è pronto per produrre 290 mila metri cubi di calcestruzzo che verranno usati per costruire la diga di Cumbidanovu in Sardegna.
Il serbatoio della diga conterrà circa 10 milioni di metri cubici di acqua che verrà utilizzata principalmente per la distribuzione in agricoltura e, in parte, anche per uso industriale e per la produzione di elettricità.
Orgogliosi di far parte di questo progetto strategico per il paese!

ECOMONDO 2024: CHE ESPERIENZA!

La fiera Ecomondo è stata fonte di grande ispirazione: abbiamo avuto l’occasione di incontrare molti clienti e creare nuove connessioni!

In particolare, anche quest’anno, abbiamo presentato il progetto innovativo di GreenLife4Seas all’expo italiana sull’economia circolare; in collaborazione con il Politecnico di Bari vogliamo promuovere la ricerca e lo sviluppo per il riutilizzo delle risorse di scarto e, così facendo, promuovere uno sviluppo più sostenibile anche nel settore delle costruzioni!

XVI CONGRESSO NAZIONALE ASSOBETON

Simem è stata sponsor principale del XVIesimo congresso nazionale ASSOBETON: l’evento si è tenuto presso la bellissima Villa Quaranta a Pescantina (Verona) e ha rappresentato un’occasione per riflettere e discutere su temi quali il futuro del prefabbricato, infrastrutture e sostenibilità nel settore delle costruzioni.

Ringraziamo ASSOBETON e la rivista INGENIO per l’ospitalità

MMX – Genova

Impianto MMX entra completamente in funzione al porto di Genova

L’installazione è stata completata con il sistema di riciclo dell’acqua – Betonwash e Waterwash – e ora l’impianto è pienamente operativo in uno dei porti più belli d’Italia!
Come potete vedere, MMX riesce a produrre una notevole quantità di calcestruzzo di qualità anche in situazioni logistiche molto impegnative.

SIMEM PER GREEN LIFE 4 SEAS

Simem è impegnata nello studio di nuove tecniche per la tutela delle acque e per la promozione di un'economia circolare lungo le coste del Mar Mediterraneo

Siamo orgogliosi di condividere con voi il video di presentazione del progetto GreenLife4Seas!
Qui puoi vedere in dettaglio a cosa stiamo lavorando e i principali punti salienti dell’attività di ricerca

Ecco come nasce la città del futuro

In Arabia Saudita l'edificio più grande della storia e le Olimpiadi invernali 2029. Imprese babeliche impossibili senza la digitalizzazione. A Motore Italia Veneto, Simem racconta come si fa.

Wearables per gli operatori e materiali che abbattono i costi dello smaltimento: sono due delle tante soluzioni innovative adottate da Simem, che a Minerbe (Verona) realizza macchinari per costruzioni, con Federico Furlani, presidente e ceo, alla guida. All’attivo esibisce grandi opere come il raddoppio del canale di Panama, nonché un ambizioso programma di espansione in America e India.

Domanda. Quale impatto ha la digitalizzazione sul vostro settore?
Risposta. Ci sta consentendo di progettare fabbriche robotizzate per la produzione di manufatti, che vengono poi assemblati a secco in cantiere. Questo sarà l’unico modo per poter realizzare grandi opere in futuro.

D. Quali altri vantaggi?
R. Il Data Management: oggi qualsiasi macchina o risorsa umana presente in cantiere è infatti una fonte di dati, grazie ai wearables. Questo consente di monitorare l’avanzamento dei lavori e di tracciare in tempo reale la qualità con cui vengono realizzate le opere, un rimedio all’atavico problema dei ritardi e sforamenti nei budget.

D. Dopo Panama, quali progetti larger than life vi vedono ora impegnati?
R. Siamo ingaggiati nel progetto Neom, la città del futuro in Arabia Saudita, dove sorgerà l’edificio più grande nella storia, lungo 170 chilometri, alto 500 metri e che attraversa la costa ovest del paese, sul Mar Rosso. Inoltre a quota 2mila metri stiamo per installare gli impianti dei Giochi olimpici invernali 2029, all’interno di una città di nome Trojena.

D. E la neve?
R. Sarà fornita dall’innevamento artificiale. L’energia necessaria per questa megaopera verrà prodotta avvalendosi del più grosso impianto di idrogeno al mondo, in corso di realizzazione in quel sito.

D. Qual è il vostro contributo alla sostenibilità?
R. Insieme con i Politecnici di Bari e di Zurigo stiamo sviluppando un impianto pilota per trattare i sedimenti scavati dai porti, che cumulano in Europa 200 milioni di metri cubi l’anno e costituiscono un rifiuto invasivo. Combinandolo gli scarti delle conchiglie di vongole e ostriche che avanzano dopo i pasti, otteniamo una farina ricca di aragonite, che aiuta l’assorbimento degli elementi contaminanti dei sedimenti portuali. Con questo materiale produrremo poi manufatti da pavimentazione e per la difesa dall’erosione delle aree costiere, nonché piste ciclabili. (riproduzione riservata)

Fonte: Milano Finanza